Non esiste un vino in grado di creare un’atmosfera allegra come le bollicine.
Se ci pensate bene avete mai festeggiato qualcosa non facendo un brindisi con un buon vino spumeggiante?
Già ai tempi dei romani possiamo constatare una produzione di questi vini, con tecniche di fermentazione diverse ovviamente a quelle di oggi ma simili nella produzione. In anfore di terracotta lasciavano fermentare vini dolci, in alcuni casi questi vasi venivano immersi nell’acqua fredda, oppure addirittura sotterrati per ottenere un vino frizzante più duraturo.
I vini dell’epoca subivano molte modificazioni durante i processi di invecchiamento, che potevano durare anche 100 anni, il risultato finale era differente rispetto ai vini che siamo abituati a bere oggi, grazie a delle lavorazioni particolari, dove aggiungevano, i prodotti più impensati per noi, come acqua di mare, profumi, gesso e spezie.
Pompei addirittura venne considerata a livello enologico un luogo fondamentale per il commercio del vino del mondo antico.
Tuttavia, questo ci lascia capire come il vino sia un prodotto che riesce ad incuriosire ed appassionare molte persone e molte culture, anche a distanza di moltissimi anni.