Studiare la tradizione e la storia del territorio per proporne un’interpretazione originale e distintiva.
Questa è l’essenza della nostra filosofia vinicola. Tutto ruota attorno al Verdicchio e alla Lacrima, coltivati con certificazione biologica e accogliendo i principi base della biodinamica. In cantina interveniamo il meno possibile per lasciare che ogni vitigno e ogni annata si esprimano nella forma.

RACCONTARE E VALORIZZARE IL TERRITORIO

Siamo nel comune di San Marcello, a pochi chilometri da Jesi, nel cuore del DOC Verdicchio Classico e
Lacrima di Morro d’Alba. Qui cerchiamo di scrivere la nostra piccola parte di storia della viticoltura marchigiana e condividerlo con te. Una storia che racconta soprattutto di questi due vitigni da cui noi produciamo dieci vini diversi. La sperimentazione è continua e si accompagna all’attento ascolto di quello che la natura ci comunica. Il nostro obiettivo è raccontare e valorizzare il territorio, la valle e il nostro vigneto attraverso il vino. Il vino buono nasce dalla vigna, il nostro compito è accompagnarlo fino alla bottiglia e massimizzarne la qualità.

VITICOLTURA

Da secoli nelle Marche uomo e natura collaborano creando un paesaggio unico. L’agricoltura struttura la cultura della regione. Noi ci innestiamo su questa lunga tradizione per prenderci cura del pezzetto di Terra che abbiamo in custodia.

LA PROPRIETA’

La proprietà dove Filodivino è sorto nel 2014 è un vigneto di 17,5 ettari che circonda il resort e la cantina. Abbiamo sette ettari di piante cinquantenarie di Verdicchio, un saggio, magnifico capolavoro della natura. Abbiamo poi piantato nuovi appezzamenti con Lacrima di Morro d’Alba e Verdicchio, oltre a piccole parcelle con varietà internazionali. Quasi subito abbiamo acquistato anche due splendidi ettari di vigneto di Lacrima nel vicino comune di Ostra, ora in piena produzione.

FILOSOFIA

Sin dall’inizio non è stata considerata nessuna alternativa al metodo di conduzione biologico. Eliminare diserbanti, pesticidi e fertilizzanti chimici era il primo passo per preservare e valorizzare queste colline.

Ma pensiamo anche che per produrre un vino autentico e unico non sia sufficiente limitarsi a rispettare i protocolli della certificazione biologica europea. Per questo, oltre a ridurre al minimo anche i prodotti permessi dal biologico (rame, zolfo), sposiamo il principio fondamentale della viticultura biodinamica: il rapporto di cooperazione fra l’uomo e la natura, dove quello che prendiamo dalla Terra viene restituito con compostaggi e sovescio, dove quando c’è un problema invece di curare il sintomo, si cerca di investigare che cosa quella malattia sta a significare: è sempre un messaggio da parte della pianta, che ci dice che c’è qualcosa che non va, che si è rotto l’equilibrio naturale. Ed ogni nostra azione deve quindi tendere a ristabilire quell’equilibrio.

I nostri vigneti si trovano a un’altezza compresa fra i 200 e i 250 metri sul livello del mare, hanno diverse esposizioni e anche nel pieno dell’estate soffia un vento marino fresco e salutare. Il suolo è principalmente composto da argille calcaree, piuttosto fertili ma capaci di trasmettere una grande mineralità ai vini. Negli anni stiamo selezionando le parcelle più adatte per produrre ognuno dei nostri vini.

BIODIVERSITA’

In estate lasciamo crescere libere le erbe spontanee tipiche delle nostre valli. Dopo la vendemmia lavoriamo sotto ai filari per far respirare la terra e poi seminiamo il sovescio (sulla, veccia, pisello rucola, favino, colza) per proteggere la superficie dal dilavamento dovuto alle piogge, mantenere il calore anche durante l’inverno e avere un fonte di azoto pronta per nutrire la vite in primavera.

La salute e la vitalità del suolo sono la cosa più importante in agricoltura. Ci sentiamo custodi di un piccolo pezzo del pianeta, il nostro lavoro è favorire un ambiente dove piante insetti e animali vivono in interdipendenza, questa è la chiave per ricreare ogni giorno un equilibrio dinamico nei nostri vigneti. E lasciare che la natura faccia il resto.